Non è esagerato affermare che la musica e la cucina sono state buone alleate nei secoli e che il vino è stato un loro degno compagno. A testimoniarlo sono i numerosi brani che esaltano alcune pietanze o narrano la loro preparazione come l’inno “Ave color vini clari”, o il “Tourdion” e “Oy comamos y bebamos” che ci raccontano di ricchi banchetti e di spensierate serate in taverna, e quelli che sfruttano la pratica del cucinare per alludere a giochi erotici in cui il cibo diviene metafora di alcune parti del corpo, come nel canto carnascialesco delle “Donne no’ siam di chianti”, o per inveire contro uno sconosciuto rivale come fa ....... in “De mia farina fo’ le mie lasagne”. Il concerto che proponiamo vuole far rivivere proprio le suggestioni del banchetto e della taverna dal medioevo al rinascimento attraverso brani molto vari non solo per epoca di composizione ma anche per collocazione geografica, infatti i codici da cui sono tratti provengono da diverse regioni europee.
Concerto eseguito da 7/8 musicisti
Musiche dedicate al bere e al mangiare tra il XIII e il XIV sec.